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Marisa Leo, le Dirigenti Cooperatrici: "Leggi più forti e impegno vero contro la violenza"

Marisa Leo, le Dirigenti Cooperatrici: "Leggi più forti e impegno vero contro la violenza"
Dopo la tragedia di Marsala, La Commissione Donne Dirigenti di Confcooperative Sicilia, animata da un commosso cordoglio, chiede un cambio di passo concreto e avanza precise proposte.

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L'ennesimo femminicidio è anche l'ennesimo fallimento di un sistema che fa acqua, anzi sangue, da tutte le parti e

ci pone tutti davanti a delle responsabilità".


La Commissione Donne Dirigenti di Confcooperative Sicilia esprime profonda tristezza dopo l'omicidio di Marisa Leo Iottava, la giovane imprenditrice di Marsala assassinata barbaramente dal suo ex compagno.

Ma le donne di Confcooperative Sicilia intendono anche parlare di soluzioni, partendo da un enorme "basta" ad una gestione tiepida, poco convinta e soprattutto poco efficace della violenza di genere.

Alla famiglia di Marisa la presidente della commissione,Tania Arena esprime,a nome delle cooperatrici che rappresenta, un commosso cordoglio.

"E intanto - prosegue la Commissione - gli atti di violenza sulle donne si ripetono.

È urgente che le istituzioni, regionali e nazionali, prendano atto di questa gravissima piaga sociale, resa ancor più grave dall'assordante silenzio che nella sostanza regna intorno a questo tema.

Le donne devono essere messe nelle condizioni di riconoscere i segnali, il problema,di denunciare le molestie sessuali. I servizi vanno migliorati e le organizzazioni femminili sostenute e adeguatamente finanziate".

La Commissione Donne Dirigenti di Confcooperative Sicilia chiede "leggi più forti ed un impegno a tutti i livelli che vada ben oltre le operazioni di facciata.

Si fanno tanti proclami,si spendono fiumi di belle parole,senza mai produrre nulla di realmente utile- lo sfogo delle cooperatrici siciliane - Siamo indietro su tutti i fronti. Lo siamo senza dubbio sul fronte della formazione di chi si trova ad avere a che fare con le vittime di violenza. La verità è che purtroppo non sempre le forze dell'ordine,il personale medico dei ps, i servizi sociali sono formati adeguatamente. Non vediamo un piano serio e strutturato di prevenzione, che non può di certo iniziare e finire con manifestazioni, conferenze e passerelle il 25 novembre e l'8 marzo".

Troppi errori vengono commessi con disinvoltura, in alcuni casi involontariamente (ma questo non giustifica lo sbaglio,peraltro reiterato).

E tante volte non si arriva a parlare alle donne vittima di violenza, che non è solo fisica: è psicologica,economica.

Il sistema di protezione non è sostenuto, i centri antiviolenza e le strutture specializzate non sono tenuti nella giusta considerazione.

“La violenza contro le donne-conclude la commissione- è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani. Quando si violentano, picchiano, storpiano, mutilano, bruciano, seppelliscono, terrorizzano le donne, si distrugge l'energia essenziale della vita su questo pianeta".
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