Servizi Socio-Sanitari, Federsolidarietà chiama sindaci e dirigenti
Troppe incertezze e servizi socio-sanitari a rischio. Confcooperative FederSolidarietà Sicilia chiama a raccolta sindaci, assessori e dirigenti di tutti i Comuni siciliani. Confronto anche con l’ANAC
Le difficoltà legate all’applicazione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per gli operatori delle Cooperative Sociali, la necessità di tutelare i più fragili, destinatari dei servizi sociali nonostante le carenze di bilancio degli enti e l’indispensabile e urgente adeguamento delle rette.
Confcooperative Federsolidarietà Sicilia chiama a raccolta i sindaci, gli assessori ai Servizi Sociali e all’Istruzione, i dirigenti ed i funzionari di tutti i comuni siciliani perché di tutto questo si parli senza più alcun sottinteso e con previsioni concrete, anche dal punto di vista delle tempistiche e delle prospettive.
Il presidente della federazione, Salvo Litrico ha scritto una lettera a tutti gli amministratori e a tutti i dirigenti, invitandoli a fare il punto della situazione nel corso di un incontro online convocato per lunedì 16 dicembre mattina. Il tema è quello degli “Affidamenti di servizi sociali: il quadro normativo, gli istituti per la tutela del lavoro, le novità del “Correttivo”.
Quest’ultimo aspetto preoccupa non poco Confcooperative Federsolidarietà Sicilia. “Rischia di trasformarsi in una Controriforma rispetto a quella del 2023- ipotizza Litrico-Al rinnovo del CNLL dei lavoratori delle cooperative sociali ci aspettavamo che seguisse un coerente riconoscimento, da parte delle istituzioni pubbliche affidatarie dei servizi, sia nel caso di affidamento mediante gara d’appalto che in quello convenzionale o in regime di accreditamento”.
La sola Federsolidarietà in Sicilia rappresenta circa 800 cooperative socio sanitarie, che occupano circa 13.883 addetti, per un fatturato complessivo di 289 milioni di euro. “Il lavoro sociale va senza dubbio tutelato-prosegue Litrico- Il nuovo contratto collettivo di settore è già operativo, ma senza un rapido adeguamento alle tariffe nei bandi pubblici, in grado di “coprire” almeno gli aumenti previsti per legge (+15%), migliaia di cooperative già in affanno, rischierano di chiudere.
Il contesto in cui stiamo operando è particolarmente complesso a causa -prosegue il presidente Litrico - della carenza di risorse nei bilanci comunali, anche per i tagli subiti, una situazione difficile che si può affrontare solo con un lavoro sinergico fra tutti gli attori, affinché si possa riuscire a costruire un modello di welfare stabile e sostenibile, che valorizzi il lavoro sociale e migliori la vita delle cittadine e dei cittadini siciliani, a partire da quelli più fragili”.
In questo contesto, l’annunciato Correttivo al Codice dei Contratti rischia di rappresentare una vera controriforma alla riforma del 2023.
“Improrogabile un confronto fra gli attori che, a vario titolo, lavorano nell’ambito dell’erogazione dei servizi, così da poter davvero superare le criticità. L’incontro consentirà di approfondire le tematiche del settore socio-sanitario siciliano. Previsto anche l’intervento di un rappresentante dell’ANAC.
Per partecipare all’incontro, riservato ai cooperatori e ai rappresentanti degli enti locali, si dovrà inviare entro il 12 dicembre un’email a sicilia@confcooperative.it indicando il nome dei partecipanti e l’email a cui inviare il link del collegamento .