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Strage di Monreale: "L'emergenza non può più attendere "

Strage di Monreale: "L'emergenza non può più attendere "

Dopo la strage di Monreale, dove il triplice omicidio di sabato notte, che ha strappato alla vita tre giovani, resta lo sgomento, c'è il cordoglio ma nelle parole di Fabio Casamento, vice presidente della sede territoriale di Palermo di Confcooperative Sicilia, cittadino monrealese, c'è anche molto altro, a partire da una sollecitazione: velocizzare il processo di coprogettazione per affrontare subito l'emergenza povertà educativa giovanile.

lunedì 28 aprile 2025
La strage di Monreale mette in evidenza la gravità dell'emergenza povertà educativa giovanile, soprattutto nei territori più difficili da controllare. Nelle parole di Fabio Casamento, vice presidente di Confcooperative sede territoriale di Palermo e presidente della Commissione Giovani di Confcooperative Sicilia, monrealese, il cordoglio ma anche la ricerca di soluzioni e la proposta. Questo il suo intervento dopo l'uccisione di Andrea, Salvatore e Massimo,che conosceva personalmente e ha visto crescere.

“NON LO SPEGNI IL SOLE SE GLI SPARI”

Da cittadino monrealese esprimo tutto il mio più profondo cordoglio per l’uccisione di Andrea
Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo, tre giovani meravigliosi che ho avuto il piacere di
conoscere, che ho avuto il piacere di veder crescere, tre giovani pienamente integrati all’interno di una Comunità, quella monrealese, da sempre viva, unita e di cui mi pregio di far parte.
Ieri è stato il giorno del silenzio, della preghiera, oggi il giorno delle riflessioni.
Inammissibile che nel 2025 si debba assistere a scene come queste, inammissibile assistere
a tutta questa ferocia.
Di ciò che è stato se ne è parlato tanto e se ne parlerà tanto, evidenziando dettagli
sconcertanti su quella che può essere definita una vera e propria “mattanza” in pieno centro
cittadino, a due passi dalla splendida Cattedrale Normanna e in una zona dove in quel momento erano presenti decine e decine di giovani.
Il mio pensiero va in primis ad Andrea, a Salvatore, a Massimo e alle loro famiglie ma il mio
pensiero non può non andare anche a quei ragazzi che hanno deciso di rovinare la propria
esistenza, attuando un’azione così estrema e crudele, pensando probabilmente di essere
attori in un film di mafia o in un video di qualche “cantante” volto a promuovere attraverso i
suoi testi questo “stile di vita”.
La “povertà educativa giovanile” è un’emergenza al pari di altre emergenze che attanagliano i nostri territori, occorre combatterla attuando progettualità all’interno di quei territori difficili da controllare, in piena sinergia tra Cittadini, Cooperative, Enti del Terzo settore,
Amministrazioni locali e Forze dell’ordine, velocizzando il più possibile quel processo di Coprogettazione tra Pubblico e Privato, fondamentale per poter sconfiggere questo fenomeno dilagante.
Da parte mia e di tutta la famiglia di Confcooperative l’impegno concreto per velocizzare
questo processo, affinchè il sacrificio di questi tre giovani meravigliosi non rimanga vano. “Non lo spegni il sole se gli spari”, questo bellissimo messaggio è comparso ieri notte a pochi metri da dove si è compiuta la strage. Possa questo messaggio smuovere le coscienze di tanti.